
Tra tutte le mostre che si possono visitare al Guido Reni District fino al 28/1/2018 e che vi ho raccontato qui quella che in assoluto più divertente è stata SCIENTOPOLIS , mostra interattiva scientifica.
Una piacevole avventura attraverso i misteri della scienza che hanno incantato mio figlio e me.
Abbiamo iniziato il percorso suonando un’arpa senza corde che grazie all’interruzione dei fasci di luci produceva dei suoni.
Passando attraverso le leggi dell’ottica e la dimostrazione della Teoria di Pulfrich sulla percezione tridimensionale delle scene siamo arrivati ai fenomeni naturali. Sulla “Macchina del terremoto” che simula delle scosse di terremoto di varia intensità il bambino ha trascorso molto tempo pensando a come sarebbe vivere realmente un evento sismico.
Vedere dal vivo come si verificano fulmini e tuoni è stato impressionante, e il bambino era sorpreso di non trovarsi davanti a un video, bensì di osservare la simulazione di eventi atmosferici reali. La stessa emozione è stata suscitata in lui dalla macchina che genera tornadi.
Ci siamo anche divertiti a giocare con l’elettricità, ma senza rischi: abbiamo passato il dito e le mani sulle sfere e le scariche elettriche seguivano i nostri movimenti.
Siete mai stati su un abisso senza fine? Sapete cosa si prova se attraversando un ponte e guardando giù vi rendete conto di stare sopra a una voragine infinita? Io ho avuto paura, il mio giovane accompagnatore, invece mi tranquillizzava dicendomi che era solo un gioco di specchi e che ero troppo vecchia per capirlo!
Riuscire a mettere una palla a canestro utilizzando solamente un “cannone ” all’aria è stato un gioco di squadra che ha richiesto molto impegno e tempo, ma riuscirlo a fare è stato una conquista (non ci sono riuscita io).
Giunti alla fine dell’esposizione siamo diventati invisibili: era molto buffo confonderci con muri e pavimenti.
L’esperienza è stata piacevole e condividerla con mio figlio l’ha resa una giornata indimenticabile.